Pignulata missinisa classica
ricetta di alta difficoltà :
Per l'impasto :
gr. 250 di zucchero – gr. 500 di farina bianca 0/0...
NON Dimenticare prima di uscire di visitare :
http://www.beb-villa-almoezia.it
PREVISIONI METEO A TAORMINA OGGI :
http://classmeteo.weather.com/meteo/cm/previsioni-oggi.xhtml?idCity=ITXX...
INFO: TAORMINA ARTE : 0942 21142 - mail: info@taoarte.it
CURIOSANDO TAORMINA
Ho deliberatamente inserito qualche vecchia foto di Taormina per fare vedere il contrasto tra il vecchio e il nuovo.
Ho trovato anche una vecchia foto della posizione di "Villa Almoezia",che ho cerchiato.
Spero che Vi piacciano e scusate la non buona qualità delle immagini.
CENNI STORICI sul significato di "Almoezia"
Il nome Almoezia si deve al califfo Al Moezz che nel 962, dopo un assedio durato sette mesi, si impadronì dell'allora Tauromenium e dopo averla saccheggiata ne cambiò il nome in Almoezia.
La villa si trova nelle vicinanze del castello e della chiesa della Madonna della Rocca a 389mt sul livello del mare. Questa è una chiesetta rustica costruita sul ciglio di un dirupo nel secolo XII, mentre il castello sorge in cima al monte Tauro a 420mt sul livello del mare. Qui sorgeva l'antica acropoli greca che coi suoi dirupi e i suoi strapiombi, rappresentava tutto il sistema difensivo della Polis. E' anche noto come castello saraceno perchè ricostruito nel XIII e XIV secolo dagli arabi. La vista che si gode da questi luoghi è unica ed insuperabile.
ITINERARI a TAORMINA "La terra che ti accoglie"
"Non dimenticare la sera di affacciarti dalla terrazza di Villa Almoezia per goderti del presepe che si presenta ai tuoi occhi : Castelmola con le sue piccole luci, Letojanni con i suoi sfavillanti colori,la costa ionica tutta,la costa Calabra scintillante di bagliori."
Consiglio di percorrere alcune zone a piedi per godere dell'amenità dei luoghi.
Itinerario di 1/2 giornata : CASTELMOLA
Si parte da Villa Almoezia e sulla sinistra si raggiunge lo spiazzo davanti al Santuario della Madonna della Rocca a 398 metri sul livello del mare.
Costruita dal re normanno Ruggero II°nel XII° secolo su un dirupo sfruttando una preesistente grotta fu adibita a piccolo monastero.
Nella chiesetta costituita da una sola stanza pervade un'atmosfera spirituale e nello stesso tempo misteriosa.
Si narra che un pastore trovò nel luogo un'effigie della Madonna,che tutt'ora viene venerata e festeggiata nella terza settimana di settembre.
Fanno parte della chiesa due piccole campane datate 1151 e 1880.
Lasciata la chiesa una ripida scalinata sulla destra ti porta al castello saraceno sul monte Tauro a 420 metri s.l.m.,qui sorgeva l'antica acropoli greca.
Fu chiamato saraceno perchè ricostruito dai saraceni nel XIII° e XIV° secolo con i castelli di Sant'Alessio e Calatabiano.
Il castello trapezoidale è dominato da una torre di vigilanza da cui è impossibile di non vedere nessuno.
Poi si scende e si raggiunge più avanti, percorrendo la statale, una scorciatoia a circa 200 metri dalla villa per Castelmola, paesino che domina Taormina con i suoi 550 metri . Una bella salita che si percorre in 15 minuti porta nel borgo della Medievale Castelmola.In questa salita si può vedere la superstite necropoli sicula costruita sulla ripida parete del cocuzzolo su cui si ergeva il villaggio di Mola ( VIII sec. a.C.) Le finestre dell'abitato si aprono su uno strapiombo da cui si vede la costa Ionica dal castello di Sant'Alessio alla Riviera dei CiclopiDa percorrere le strette e tipiche viuzze lastricate in pietra del paesino,da vedere i ruderi del castello normanno ,da cui si gode un panorama di 360°.
Una visita anche alla chiesa Madre,a quella di San Giorgio (patrono di Castelmola) e a quella di San Biagio e alle mura saracene (almeno a quelle che restano)
Sembra di immergerci in un'atmosfera medievale.
Numerosi sono i ristoranti tipici e i piccoli negozietti di souvenirs che costellano il dedalo dell'abitato.
TAORMINA : profumi,odori e sapori intensi di Sicilia
Nelle acque trasparenti dello Jonio, la zagara,i mandorli,i fichi d'India e l'Etna, c'è Taormina, smeraldo caro alle celebrità per l'aria ricercata che si respira, per la sublime cucina e per le serate mondane e culturali.
Le fa da cornice l'Etna, montagna paciosa da una parte,che spicca con la sua potenza imponente e dall'altra si tuffa nello Jonio, con il Capo s.Andrea e col Capo Taormina che con i loro promontori e con l'Isola Bella le fanno da contorno.E' una chimera tutto l'anno ed esprime i pregi durante tutta l'estate :
mare cristallino per fare lunghi bagni;
clima caldo,temperato da fresche brezze;
soste gastronomiche nelle vie del centro a base di arancini creati da Monica e Diana nella loro bottega " Arancini in corso " o granite alla mandorla al "Bambar "di Saretto;
serate piene di vita mondana che iniziano con un aperitivo nel centro storico, seguono tra un buon vino e saporiti piatti e finiscono sulle gradinate della cavea del Teatro Antico,gemma della Sicilia.
Scoprire Taormina vuol dire partire dalle sue bellezze naturalistiche :
Isola Bella, gioiello nel gioiello ,minuscolo isolotto di roccia ricoperto da ricca vegetazione, riserva naturale, collegata alla terraferma da un piccolo istmo che a volte fa capolino, altre volte scompare, trasformandola da penisola a isola o viceversa secondo le maree;
Baia di Mazzarò ,a Nord dell'isola Bella,circoscritta dal Capo S.Andrea, con sabbia a chicco di riso,si raggiunge con la funivia in tre minuti dalla via Pirandello;
Per chi vuole una lunga spiaggia di sabbia deve spostarsi di poco, a
Spisone,Mazzeo,o a Giardini Naxos, dove si alternano spiagge libere, lidi ,bar, ristoranti,discoteche.
A circa 20 km di distanza da Taormina, meritano un'escursione di mezza giornata le irreali Gole dell'Alcantara, fiume che scavando il suo letto nel terreno lavico ha dato vita a questo monumento della natura.
SICILIA da bere
Viaggio lungo le strade dei vini siciliani,nei luoghi dove nascono i rossi, i bianchi, i dolci, quelli da meditazione, le grappe e i distillati.
I Fenici ne diedero la conoscenza, i Greci ne fecero un'opera, gli Arabi non lo vietarono e i Normanni lo riportarono agli antichi fulgori: liquoroso e ubriacante.
La maestria dei viticoltori, il clima mite anche d'inverno, il caldo
secco d'estate, le poche piogge, i terreni e la brezza marina contribuiscono alla creazione di vitigni di altissimo pregio e
qualità,raggiungendo un posto preminente nella vitivinicoltura
mondiale.
Le strade del vino sono un giro allettante per i paesaggi collinosi e
cangianti dell'entroterra, i bagli, le tenute, le masserie, i vitigni doc e le cantine del territorio trapanese ed etneo.
Itinetari possibili:
I luoghi di produzione del vino d'Alcamo, di moderata gradazione alcolica, con la Riserva Naturale dello Zingaro e Castellammare del
Golfo, passando attraverso il sito archeologico di Segesta, Calatafimi, Gibellina e Scopello con i suoi faraglioni;
I vitigni bianchi di qualità li scopriamo lungo la strada dell'Inzolia, attraverso i centri di Agrigento, Mazara del Vallo, Monreale, Sambuca di Sicilia, Sciacca e il sito archeologico di Selinunte;
Il Malvasia di Lipari fatto dalle uve essiccate sui tipici graticci di canne nelle sette isolette delle Eolie;
Il vino dell'Etna, il primo, in Sicilia, a ottenere la denominazione d'origine controllata,da quì, dopo un giro attraverso le cantine etnee, non si può tralasciare una puntata a Catania, alla riviera dei Ciclopi e alla meravigliosa Taormina;
Marsala,invece, è il regno dell'omonimo e pregiato vino (dolce, semisecco o secco), apprezzato già nell'Ottocento dagli inglesi, poi un tour nelle vicinanze ci porterà a scoprire Trapani ed Erice, gioiello medievale con vista panoramica mozzafiato;
Il Nero d'Avola, si produce a Caltagirone, Castelbuono, Casteldaccia, Piazza Armerina con i suoi mosaici di Villa del Casale, Ragusa, Modica, patria di un particolare cioccolato lavorato a freddo con cacao, zucchero e spezie;
Infine, la strada del vino tocca Noto, pricipale centro del barocco, e Siracusa, la più importante città greca del V secolo a.C., zone di produzione di moscati color giallo oro.